L’Italia, in particolare nelle città, fatica ancora ad accelerare il passo verso un miglioramento sostanziale della qualità dell’aria: secondo il Report Mal’Aria di città 2024 di Legambiente, i livelli di inquinanti atmosferici restano distanti dai limiti normativi che verranno approvati a breve dall’UE, previsti per il 2030, e dai valori suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Basti pensare che 18 città sulle 98 monitorate da Legambiente hanno superato gli attuali limiti normativi per gli sforamenti di PM10 (35 giorni all’anno con una media giornaliera superiore ai 50 microgrammi/metro cubo).
Per questo è sempre più urgente mettere in campo azioni e progetti che promuovano la mobilità sostenibile, per ridurre il traffico, le auto in circolazione e le emissioni inquinanti nei territori urbani ma anche suburbani e rurali. Come avviene con il carpooling aziendale, soluzione che utilizza tecnologie già attive e che non richiede ulteriori infrastrutture per poter essere concretizzata, permettendo ai lavoratori di spostarsi in sicurezza, risparmiando denaro e riducendo traffico ed emissioni.
Percorrere lo stesso tragitto in condivisione consente infatti agli italiani di togliere 212.410 auto dalle strade, risparmiare quasi 1 milione di euro ed evitare l’emissione in atmosfera di 641 tonnellate di CO2. A rivelarlo è l’Osservatorio Nazionale sul Carpooling Aziendale 2024 realizzato da Jojob Real Time Carpooling analizzando i dati degli spostamenti casa-lavoro o casa-università avvenuti in condivisione nel corso di tutto il 2023.
Grazie alla piattaforma e all’app di Jojob, mobility manager di aziende, enti, università e amministrazioni comunali e locali possono diffondere e incentivare l’uso dei trasporti condivisi e a basso impatto ambientale, attraverso la certificazione dei viaggi casa-lavoro e casa-università in carpooling. Gli utenti iscritti a Jojob possono pubblicare le inserzioni in cui proporre o richiedere viaggi, trovare autisti e passeggeri compatibili, quantificare il proprio contributo all’ambiente in termini di impatto, il risparmio economico e beneficiare di riconoscimenti e premi dedicati.
Il carpooling aziendale coinvolge in Italia migliaia di lavoratori e studenti che scelgono di condividere il tragitto soprattutto per la comodità, la riduzione dello stress e le chiacchiere tra colleghi. Più numerosi sono gli uomini, che eseguono il 62% dei viaggi in carpooling totale, contro il 38% di tragitti eseguiti da donne.
Per quanto riguarda l’età dei carpooler, invece, il 62% dei viaggi è effettuato da Millennials: in particolare, il 32,5% del totale ha tra i 30 e i 39 anni, il 28,3% tra i 20 e i 29 anni, mentre il 21,7% appartiene alla fascia tra i 40 e i 49 anni. Il carpooling piace anche agli over 50, che rappresentano il 17,2% degli utenti. Il carpooler di Jojob più giovane è classe 2005, mentre il più anziano è nato nel 1946.
A bordo della stessa auto viaggiano in media 2,32 persone a tratta, ed è interessante notare come questo dato sia in aumento persino rispetto al periodo pre-pandemia (2019), quando si registrava una media per auto di 2,27 persone: ciò dimostra come il carpooling aziendale sia percepito non solo come comodo e conveniente ma anche come un modo sicuro di viaggiare, condividendo lo spazio tra persone che lavorano o studiano insieme quotidianamente.
In particolare, 3 viaggi su 4 (75,6%) sono realizzati da un equipaggio di 2 persone, quindi autista e passeggero, mentre il 18,3% delle macchine è composto da 3 colleghi e colleghe. Il 5,96% dei viaggi invece conta un equipaggio di 4 o 5 persone, con auto praticamente piena.
Per gli spostamenti, le auto più utilizzate sono le utilitarie, scelte dal 40,8% dei carpooler, seguite da berline e SUV (30%) e City Car (20,4%).
Un tipico viaggio in carpooling per dipendenti e studenti in Italia si svolge per una tratta media di 26,6 km. Le tratte più lunghe si registrano in Liguria, dove la media è di 47,8 km, quasi il doppio del dato nazionale, seguite da quelle marchigiane (47 km) e umbre (39,2 km). I percorsi più brevi invece sono quelli del Trentino Alto Adige, dove la media è di 19,8 km per spostamento.
Ma quando viene utilizzato il carpooling? Più del 60% dei viaggi viene effettuato nei giorni centrali della settimana, ovvero il 20,1% il martedì, il 20,3% il mercoledì e il 20% il giovedì. Lunedì (17,4%) e venerdì (15,7%) sono giornate meno “condivise”, probabilmente un dato condizionato dal fatto che numerose aziende hanno introdotto il lavoro da remoto per i giorni che precedono o seguono il weekend. Di sabato le condivisioni rappresentano il 4,2% del totale, mentre di domenica il 2,4%.
Per quanto riguarda l’orario, un quinto dei viaggi (21,3%) ha come partenza le ore 23: un dato che sottolinea come il carpooling sia ampiamente utilizzato da lavoratori notturni e turnisti. I viaggi con partenza alle 7 e alle 17, ovvero gli orari “standard” da ufficio, registrano rispettivamente il 13,9% e il 13,5%.
Novembre si conferma il mese con i risultati migliori dell’anno, con più viaggi condivisi (39.213), seguito da ottobre (38.223) e maggio (37.054).
I numeri del carpooling registrati da Jojob nel 2023 sono estremamente positivi e segnalano una costante attenzione da parte di aziende e dipendenti nei confronti non solo dell’ambiente, ma anche del risparmio economico e del welfare dei propri dipendenti: condividere l’auto significa migliorare e intensificare i rapporti tra colleghi, rendendo più piacevole anche l’esperienza lavorativa.
Nella maggior parte dei casi i carpooler si muovono dai paesi limitrofi alla sede lavorativa, segnalando spesso problemi legati alla raggiungibilità dell’azienda stessa, magari localizzata in aree poco servite dal trasporto pubblico. Non mancano i casi in cui, essendo la sede aziendale in un’area adeguatamente servita dai mezzi, Jojob si affianca al trasporto pubblico favorendo l’intermodalità: il carpooling aziendale viene infatti scelto per una parte di tragitto, come un tratto di autostrada o di statale, fino ad un parcheggio di interscambio da cui l’equipaggio è in grado di prendere autobus o metropolitana.
Il carpooling diventa così uno strumento fondamentale per i mobility manager di aziende e comunità territoriali, che possono integrarlo nel PSCL, piano di spostamenti casa-lavoro, del proprio personale o dei cittadini.
Nota metodologica
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