Scopri i dati dell’Osservatorio Jojob 2025 sulla mobilità aziendale condivisa. Analizziamo il carpooling come soluzione sostenibile per ridurre traffico, emissioni e costi negli spostamenti casa-lavoro.
Nonostante la crisi del settore automobilistico, in Italia le auto continuano ad aumentare. Con quasi 700 auto ogni 1.000 abitanti, il nostro Paese detiene il tasso di motorizzazione più alto d’Europa. Questo significa più traffico, più emissioni e più incidenti: la mobilità privata è infatti tra le principali cause di inquinamento atmosferico e di mortalità sulle strade.
Le nostre città soffocano sotto il peso delle vetture in circolazione. Basti pensare che in alcune aree urbane la situazione è ancora più critica: a Catania, ad esempio, si contano 1.017 veicoli ogni 1.000 abitanti; Messina (867) e Palermo (837) non sono da meno, confermando come il problema riguardi in particolare il Sud Italia. Al contrario, città come Venezia (511) e Milano (637) registrano i numeri più bassi, grazie a una maggiore diffusione del trasporto pubblico e a una conformazione urbana che favorisce la mobilità alternativa.
Tuttavia, nel parlare di mobilità, è fondamentale non limitarsi alle sole aree urbane. Ogni giorno, sono 30 milioni i pendolari che si spostano infatti da fuori città per lavoro o studio: migliorare la loro mobilità è cruciale per raggiungere obiettivi concreti di sostenibilità. A confermarlo è anche il 21° Rapporto sulla mobilità degli italiani di ISFORT, secondo cui il 32% degli spostamenti avviene su scala extraurbana, evidenziando come le città non possano essere l’unico focus delle strategie di mobilità sostenibile.
È dunque sempre più urgente mettere in campo strumenti e soluzioni sostenibili per consentire – in particolare a chi si sposta ogni giorno per lavoro – di muoversi in modo più efficiente e ridurre l’impatto ambientale. A fare il punto è l’Osservatorio Nazionale sul Carpooling Aziendale 2025 realizzato da Jojob Real Time Carpooling che analizza i numeri della mobilità aziendale condivisa dell’ultimo anno (2024). Grazie all’app di Jojob, infatti, mobility manager di aziende, enti, università e amministrazioni comunali e locali possono promuovere e incentivare l’uso dei trasporti condivisi e a basso impatto ambientale, attraverso la certificazione dei viaggi casa-lavoro e casa-università in carpooling.
Il carpooling aziendale si conferma una soluzione sempre più diffusa per una mobilità sostenibile ed efficiente. I dati del 2024 raccolti dall’Osservatorio di Jojob mostrano una crescita significativa rispetto al 2023, evidenziando come sempre più persone scelgono di condividere i tragitti casa-lavoro o casa-università.
Nel 2024, grazie al carpooling aziendale, sono stati risparmiati ben 9.662.895 km, quasi il doppio rispetto all’anno precedente (+96%): una distanza pari a 25 volte quella tra la Terra e la Luna.
Anche il numero di viaggi in carpooling effettuati è aumentato del 71,6%, passando da 373.767 a 641.390. In totale, si contano 367.192 persone che sono state portate a lavoro dai colleghi, un numero equivalente a quello dei passeggeri che potrebbero essere trasportati da circa 803 Frecciarossa 1000 (ETR 400).
A questo si aggiunge anche il beneficio economico: utilizzando il carpooling, passeggeri e autisti hanno risparmiato quasi 2 milioni di euro (€ 1.930.753, +95,8% rispetto al milione dell’anno precedente), considerando la divisione delle spese per parcheggi, benzina e caselli. Numeri che confermano come la condivisione dei viaggi possa rappresentare una risposta concreta all’eccesso di traffico e inquinamento, contribuendo a costruire città più vivibili e sostenibili.
Ma chi sono le persone che scelgono il carpooling? I dati tracciano un profilo chiaro: la maggior parte dei viaggi in condivisione è stata effettuata da persone tra i 30 e i 39 anni, che da sole rappresentano ben il 32,8% del totale. In altre parole, 1 viaggio su 3 è stato fatto da un trentenne.
Tuttavia, il carpooling non è solo per i più giovani. Il passeggero più “anziano” registrato nel 2024 ha 74 anni, a dimostrazione di come la mobilità condivisa possa essere una risorsa accessibile a tutte le fasce d’età. Anche la fascia 50-59 anni ha un peso rilevante, con un 19,4% dei viaggi effettuati.
Considerando gli anni di nascita, il trend è ancora più evidente: quasi il 35% dei viaggi (33%) è stato effettuato da persone nate negli anni ‘90, seguite da chi è nato negli anni ‘80 (26,3%) e negli anni ‘70 (23,2%). Questo indica che il carpooling è particolarmente apprezzato dalla generazione Millennial e dalla Gen X, che lo adottano come soluzione pratica ed economica per i loro spostamenti.
Dal punto di vista del genere, il carpooling vede una prevalenza maschile: gli uomini hanno effettuato il 66,9% dei viaggi (427.925 spostamenti), mentre le donne rappresentano il 33,1% (211.714 viaggi). Un dato che evidenzia un divario ancora marcato, ma che suggerisce anche un potenziale di crescita nella partecipazione femminile alla mobilità condivisa.
Il carpooling in Italia segue ritmi e abitudini ben definiti, con picchi di utilizzo che riflettono le necessità quotidiane degli utenti e l’alternarsi delle stagioni. I dati raccolti dall’Osservatorio Nazionale sul Carpooling Aziendale di Jojob mostrano come il servizio venga adottato con maggiore frequenza in specifici mesi, giorni della settimana e fasce orarie, delineando un quadro chiaro delle preferenze di chi sceglie di viaggiare in condivisione.
Ottobre è stato il mese con il più alto numero di viaggi condivisi nel corso del 2024, con 71.409 spostamenti, seguito da novembre (65.104 viaggi) e maggio (63.997 viaggi). Il 26 novembre, invece, ha segnato il record assoluto con 3.504 viaggi in un solo giorno, confermando l’autunno come periodo di massimo utilizzo del servizio.
Se si osservano le abitudini settimanali, il martedì è il giorno con più spostamenti, con 133.267 viaggi (21,4% del totale), seguito dal mercoledì (125.319 viaggi, 20,2%) e dal lunedì (119.964 viaggi, 19,3%). Anche il giovedì registra numeri elevati (118.172 viaggi, 19%), mentre il venerdì segna un leggero calo (96.934 viaggi, 15,6%). Il fine settimana vede una netta diminuzione: il sabato e la domenica, insieme, rappresentano solo il 4,5% del totale dei viaggi.
Le fasce orarie di partenza rispecchiano le esigenze di spostamento casa-lavoro. Il picco massimo si registra alle 7:00 del mattino, con 100.546 viaggi (16,2%), mentre il pomeriggio vede un’intensificazione degli spostamenti tra le 16:00 e le 17:00, con rispettivamente 50.388 viaggi (8,1%) e 70.379 viaggi (11,3%). Anche la sera mostra un utilizzo significativo del servizio, con 48.697 viaggi alle 23:00 (7,8%) e 22.166 viaggi alle 22:00 (3,6%), un dato che sottolinea come il carpooling sia ampiamente utilizzato da lavoratori notturni e turnisti.
In media, ogni viaggio accoglie 2,32 persone, con la maggior parte dei tragitti effettuati da equipaggi di due (75,2%), composti da autista e un passeggero. Tuttavia, il 5% dei viaggi avviene con l’auto praticamente piena, trasportando l’autista con tre o più passeggeri, segno di un utilizzo efficiente della condivisione del mezzo.
Per quanto riguarda i veicoli utilizzati, oltre la metà degli spostamenti (52,5%) avviene con auto alimentate a diesel, seguite dalle vetture a benzina (26,2%) e da quelle a GPL (11,1%). Le auto ibride rappresentano il 6,37% dei viaggi, mentre il contributo di veicoli a metano (2,6%) ed elettrici (1,2%) è ancora marginale. Anche la tipologia del mezzo incide sulle preferenze di viaggio: il 40,1% dei tragitti avviene con utility car, seguite da berline e SUV (39%) e city car (18,1%).
Dati che evidenziano come il carpooling sia praticato soprattutto con vetture tradizionali, ma come vi siano margini di crescita per soluzioni più sostenibili, incentivando l’uso di auto ibride ed elettriche per ridurre ulteriormente l’impatto ambientale.
L’utilizzo del carpooling varia notevolmente tra le diverse regioni italiane, con alcune aree che si distinguono per una maggiore adesione a questa modalità di spostamento. Il Piemonte si conferma in testa, passando da 116.079 viaggi nel 2023 a 144.927 nel 2024, un incremento significativo che porta la regione a rappresentare il 22,6% del totale nazionale.
La Lombardia scala posizioni, passando dal quarto al secondo posto con 98.879 viaggi (15,4%), superando l’Emilia-Romagna, che pur crescendo in termini assoluti (da 57.590 a 79.748 viaggi) scivola al terzo posto con il 12,4%. Un balzo in avanti anche per la Puglia, che passa dai soli 481 viaggi del 2023 a ben 64.305 nel 2024, arrivando a occupare il quarto posto con una quota del 10% sul totale nazionale.
Il Veneto, invece, scende dal secondo al quinto posto, pur mantenendo un dato significativo di 58.301 viaggi (9%). Questi cambiamenti evidenziano come il carpooling si stia diffondendo in modo sempre più capillare, con un’accelerazione particolarmente marcata in alcune regioni.
L’impatto del carpooling non si misura solo in termini di viaggi effettuati, ma anche nei benefici ambientali ed economici che genera. Rispetto al 2023, le regioni con le migliori performance ambientali hanno consolidato i loro risultati e in alcuni casi hanno registrato miglioramenti significativi. Il Piemonte si conferma al primo posto, aumentando il risparmio di chilometri da 1.438.371 a 1.922.334 km, con un impatto positivo sulle emissioni salito da 186.430 kg di CO₂ risparmiata a 249.908 kg e un risparmio economico passato da 286.839 euro a 384.216 euro.
La Lombardia ha registrato un incremento impressionante, aumentando i chilometri risparmiati da 618.993 del 2023 a 1.248.466 km del 2024, con una riduzione delle emissioni di CO₂ pari a 162.308 kg e un risparmio economico più che raddoppiato, da 123.619 a 249.748 euro.
Anche l’Emilia-Romagna ha migliorato sensibilmente i suoi numeri, con un incremento di chilometri risparmiati da 592.603 km a 880.938 km, di CO₂ ridotta da 77.049 kg a 114.535 kg e di risparmio economico da 118.685 euro a 176.364 euro.
Anche regioni con un numero inferiore di viaggi contribuiscono alla sostenibilità complessiva, con significativi balzi in avanti rispetto all’anno precedente.
La Puglia, ad esempio, ha ottenuto un risultato straordinario che la porta al secondo posto per chilometri risparmiati (1.618.864 km), con un impatto ambientale di 210.456 kg di CO₂ evitata e un risparmio economico di 323.605 euro. Il Lazio, invece, mantiene una posizione stabile, con 49.173 viaggi, 945.917 km risparmiati, 122.971 kg di CO₂ in meno e 188.790 euro di risparmio economico.
Scendendo nel dettaglio delle province, per utilizzo del carpooling aziendale Torino conquista il primo posto, con oltre 72.000 viaggi, pari all’11,3% del totale nazionale, un risparmio di quasi 1 milione di chilometri e oltre 129.000 kg di CO₂ non emessi.
A seguire, Bologna e Varese spiccano per i rispettivi 41.597 e 37.563 viaggi, che rappresentano rispettivamente il 6,5% e il 5,9% del totale. Anche altre province, come Brindisi e Alessandria, si fanno notare per i loro risultati: Brindisi ha realizzato 31.287 viaggi (4,9% del totale), risparmiando oltre 700.000 km e 92.000 kg di CO₂, mentre Alessandria con 29.538 viaggi (4,6% del totale) ha ridotto le sue emissioni di oltre 38.000 kg di CO₂.
Milano, pur avendo un numero inferiore di viaggi (27.599, 4,3% del totale), ha comunque ottenuto un notevole risparmio di oltre 349.000 km e 45.468 kg di CO₂, dimostrando che anche nelle grandi città il carpooling può fare la differenza. Altri esempi virtuosi includono Roma, con 23.509 viaggi (3,7% del totale), che ha ridotto le proprie emissioni di 54.666 kg di CO₂, e Treviso con 22.753 viaggi (3,6% del totale), risparmiando 17.087 kg di CO₂.
In Italia, la distanza media percorsa in carpooling è di 27,5 km, ma le percorrenze variano significativamente da regione a regione. Sardegna, Puglia e Liguria registrano i tragitti più lunghi, con rispettivamente 44,9 km, 42,3 km e 40,2 km di media per viaggio, segno di una forte necessità di spostamenti condivisi su lunghe distanze. Anche il Lazio e l’Umbria superano la media nazionale, con 34,6 km e 32,3 km percorsi in media.
All’estremo opposto, il Trentino-Alto Adige è la regione con la percorrenza più breve, pari a 16,4 km, seguito dal Veneto (18,1 km) e dalle Marche (20,7 km). Queste differenze riflettono non solo le distanze tra i principali centri abitati, ma anche l’infrastruttura di trasporto pubblico e le abitudini di mobilità regionale.
Implementare una rete di trasporto basata sul carpooling porta numerosi benefici alle aziende: oltre a generare un risparmio economico per i dipendenti, migliorandone il potere d’acquisto, rende le sedi aziendali più facilmente raggiungibili, soprattutto in zone con scarsa copertura del trasporto pubblico, colmando così il divario infrastrutturale presente in alcune aree del Paese. Un ulteriore vantaggio è la riduzione dell’impatto ambientale legato agli spostamenti quotidiani, con la possibilità di monitorare i progressi in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 (Scope 3). Inoltre, il carpooling consente di ottimizzare gli spazi destinati ai parcheggi, liberando aree che possono essere riqualificate per altri scopi, e rappresenta un’azione concreta per il rispetto della normativa PSCL.
Jojob Real Time Carpooling si pone quindi come un alleato strategico per i Mobility Manager, offrendo strumenti innovativi e soluzioni digitali per la gestione e l’ottimizzazione degli spostamenti casa-lavoro. Attraverso un’app mobile, facilita l’organizzazione dei viaggi casa-lavoro e casa-università, certificandone l’impatto ambientale e promuovendo una modalità di trasporto più efficiente e conveniente. Come funziona? Gli utenti iscritti a Jojob possono connettersi con colleghi o altri cittadini che percorrono lo stesso tragitto, riducendo così i costi degli spostamenti e le tempistiche nella ricerca dei parcheggi. Il servizio si rivela particolarmente utile nei giorni di sciopero o in caso di imprevisti, offrendo un’alternativa pratica e affidabile ai mezzi pubblici. Ogni viaggio effettuato permette di calcolare con precisione la CO₂ risparmiata e di accumulare punti convertibili in voucher prepagati spendibili nei principali e-commerce e catene fisiche sul territorio. Inoltre, la suddivisione delle spese di viaggio è semplice e immediata grazie a un sistema di pagamento integrato basato su tecnologia MangoPay, che consente di ripartire i costi di carburante, pedaggi e parcheggi direttamente tramite app.
Attraverso un monitoraggio avanzato e report dettagliati, Jojob consente alle aziende e ai mobility manager di analizzare i flussi di mobilità aziendale, misurare l’impatto ambientale delle scelte di trasporto e individuare le strategie più efficaci per incentivare l’uso del carpooling. In questo modo, i Mobility Manager possono avere una visione chiara e strutturata della mobilità dei dipendenti, facilitando la pianificazione di interventi mirati per rendere gli spostamenti più sostenibili, economici e accessibili.
Promuovere il carpooling aziendale significa migliorare la CSR (Corporate Social Responsibility), ridurre l’impatto ambientale e offrire al personale un’opzione di trasporto moderna e sostenibile.
Ora più che mai, con l’entrata in vigore delle nuove normative ESG e CSRD nel 2025, la sostenibilità non è più un’opzione, ma una necessità per le aziende di ogni dimensione. Per rispondere a questa sfida, Jojob Real Time Carpooling ha lanciato Jojob ESG, un servizio innovativo pensato per supportare grandi imprese e PMI nell’adozione di strategie di mobilità sostenibile, riducendo le emissioni Scope 3 legate agli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti.
Jojob ESG offre alle aziende un sistema di monitoraggio certificato per misurare il risparmio ambientale ed economico generato dal carpooling, fornendo dati utili per la rendicontazione ESG. Inoltre, introduce un modello di pagamento flessibile, basato sui risultati: le aziende pagano solo quando un dipendente effettua un viaggio condiviso, garantendo un investimento proporzionato all’impatto positivo. In questo modo, la mobilità condivisa diventa accessibile anche alle realtà con risorse limitate, abbattendo i rischi economici e incentivando un cambiamento concreto.
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